Ciao, Osvaldo!


Caro Osvaldo, io penso che il tuo uomo spirituale sia piccolo di statura come te, ed abbia i baffi. Mi piace pensare che oggi, dopo il tuo incontro con il Re e la intensa effusione di tenerezze che lo ha accompagnato, impettito da par tuo tu abbia gettato un occhio severo a controllare l’allineamento delle schiere delle milizie celesti, e poi, mentre aspetti il tempo in cui il tempo sarà finito e potremo riabbracciarci tutti, ti sia offerto per la cucina, dove potrai preparare a patriarchi e profeti succulente portate cotte al forno perché loro, nutriti di falafel e schiacciate, di cosa sia la cucina pugliese non hanno la più pallida idea. Ti abbracciamo con immenso affetto, veglia sui tuoi cari.

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