Nella lettera ai Romani dell’ufficio delle letture di oggi, Solennità di Pentecoste, San Paolo scrive: “Fratelli, quelli che vivono secondo la carne, pensano alle cose della carne; quelli invece che vivono secondo lo spirito, alle cose dello spirito. Ma i desideri della carne portano alla morte, mentre i desideri dello spirito portano alla vita e alla pace. Infatti” , prosegue l'apostolo, “i desideri della carne sono in rivolta contro Dio perché non si sottomettono alla sua legge e neanche lo potrebbero. Quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio” . Ma perché, mi chiedo, i desideri della carne sono in rivolta contro Dio? Perché, come dice San Paolo, non si sottomettono alla legge divina, e neanche lo potrebbero? Che vuol dire che quandanche io volessi sottoporre la carne alla legge di Dio, non lo potrei fare. Strano, questo, veramente misterioso. Perché la carne è diventata così nemica dello spirito? Con il peccato originale è entrata nel mondo la concupiscenza.