Il vero epilogo

( Immagine ISTOCKPHOTO Da viaggi.corriere.it )

Siamo forse all’epilogo. Il virus ci lascia, i virologi in ambascia. Sembra che questo virus per un tempo abbia dato un senso al nostro vivere, al nostro stare, si fa per dire, insieme. Ed ora si allontana, fino a sparire alla vista,
on the road, verrebbe di dire, come su una di quelle strade che come nastri solcano i deserti nelle praterie degli States, l’asfalto nero, sullo sfondo le alture dei canyons, bolle di nubi vaporose nell’incendio del tramonto. Per continuare a dare un senso alle nostre cose, per cercare di mantenere un equilibrio nello sconquasso mentale e fisico che la pandemia ha creato nelle persone e, a tutti i livelli, nella organizzazione sociale, non resta ora che la possibilità che il virus ritorni. Questa idea è divenuta il baricentro del nostro vivere, il nucleo portante dei programmi di governo, degli articoli dei giornali, dei telegiornali e dei programmi della televisione, dei discorsi e dei pensieri della gente. Un assurdo sull’assurdo, quindi, perché, come dice Padre Livio da Radio Maria, senza uno sguardo di fede quello che è successo e che potrà ancora succedere sfugge alla logica ed alla comprensione umana. Se l’orizzonte non si allarga ad una prospettiva soprannaturale, il virus e la pandemia che esso ha generato sono destinati a restare un mistero. Ma essi sono un avvertimento. Uno sguardo sui destini ultimi del mondo e della storia umana, che senza una prospettiva celeste rivela tutta la sua futilità ed inconsistenza, in una specie di drammatico post-esistenzialismo ancor più avvolto dalle tenebre del mistero e del non senso. Ma che cosa è successo? La verità ancorché non dichiarata alle volte si presenta ai nostri occhi ed alla nostra mente e si rivela senza discorsi altisonanti, ma se possibile con ancor maggior evidenza ed eloquenza. Per quanto mi riguarda, indipendentemente dalle tesi di Montagnier e dalla sua origine animale o artificiale, sono propenso a credere che questo virus sia effettivamente scappato da qualche laboratorio dove era oggetto di studio (pare infatti che il primo caso di coronavirus accertato con il mercato degli animali vivi di Wuhan non avesse nulla a che fare). Verosimilmente quello di Wuhan. Una eccellenza finanziata anche, pare, da USA e Francia. Un incidente o il progetto di qualche mente criminale malata? Scopriamo che Bill Gates, che oggi si propone filantropicamente per finanziare e condurre progetti di vaccini, cinque anni fa quasi sembrava predire gli effetti mondiali di una pandemia trasmissibile per le vie aeree, proprio come quella da coronavirus. Si attivano inoltre cause contro la Cina per avere tentato di nascondere e sottacere l’epidemia al suo insorgere, perseguendo il medico che la aveva denunciata pubblicamente. Quale che, delle varie ipotesi, sia quella vera, questa pandemia rientra certamente nel disegno di Satana di distruggere la vita umana ed il pianeta stesso su cui camminiamo, come ha detto recentemente la Regina della Pace alla veggente Marija. Il COVID-19 rientra in un disegno satanico di sfoltimento dei ranghi umani e di scompiglio della vita dell’uomo. Disegno malefico che Dio ha permesso, per pietà verso l’uomo, in vista di un bene maggiore: la conversione del cuore, il ritorno dell’uomo a Lui, la creazione di un mondo nuovo. Questo progetto passa attraverso Maria, che ha schiacciato la testa al serpente, e culmina nel trionfo del suo cuore immacolato, per le preghiere dei piccoli. Dio continua ad avere pietà della sua creatura, per la sofferenza, la espiazione e la intercessione dei santi che suscita in mezzo a noi, che a Lui si rivolgono spesso nascostamente. Non ho mai visto il Cielo piegato sulla terra e vicino all’uomo come in questi mesi. Non ho mai sentito la prossimità della Vita soprannaturale come nel corso dell’isolamento pandemico. Non ho mai provato una conoscenza spirituale di Dio come quella in cui ho potuto immergermi in queste settimane nelle quali sono state donate agli uomini le condizioni per un vero e profondo raccoglimento, per la preghiera e la contemplazione, per un vero incontro con Dio. Satana è all’opera, ma il suo tempo è forse finito. E questo credo sia l’epilogo vero ed importante. Occorre certamente cautelarsi, con realismo, equilibrio, ragionevolezza. E anche con un po’ di coraggio di vivere, che per alcuni viene dal dono della fede. Ma il tempo della possibile pandemia ed il relativo, e forse provvisorio, epilogo, sembra che serva ancora da scusa per chi cerca pretesti per i propri traffici o l’esercizio del potere o ancora, più banalmente, per aggrapparsi paradossalmente ad una illusoria ragione di vita.

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