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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

Il senso e la sua penetrazione

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Non so bene come, ma un bel giorno ascoltando su YouTube le musiche su pianoforte di Ludovico Einaudi mi sono imbattuto negli arrangiamenti delle stesse per chitarra di tal Vincent Charbonnier. Sono musiche di taglio minimalista. Al piano sotto le dita dell'autore le note stillano una per una con la trasparenza cristallina dell’acqua, quelle delle versioni per chitarra dello Charbonnier hanno la delicatezza dei petali. In questo mio vagare a un certo punto il canale mi ha proposto la versione per chitarra della Valse d’Amélie , sempre dello Charbonnier. Un giovane magro e sparuto e se vogliamo abbastanza inespressivo, t-shirt di tela grezza chiara, il mento coperto da radi peli di barba scura, che talora appresta una qualche regia ai suoi video con sfondi scuri e alle volte un candelabro a tre bracci con le candele accese in primo piano. L’arpeggio è intenso e delicato e degno del modello, come detto il musicista Einaudi. Ho poi trovato altre versioni per chitarra della stessa val